Settembrata Ripese 2008
Con inizio alle ore 17.00 ha preso inizio l’edizione 2008 della “Settembrata Ripese”. L’improvviso temporale all’inizio della manifestazione non ha scoraggiato nè gli organizzatori nè tantomeno quanti attendevano il corteo dei carri. Di lì a poco, l’acqua ha ceduto il posto ad un timido sole che comunque è stato sufficiente a scaldare il cuore degli organizzatori e della gente che si è riversata lungo la via principale del paese.
La manifestazione interamente organizzata dalla “consulta dei giovani” ed il sostegno della responsabile dei Servizi Sociali e Scolastici di Ripa, Emiliana Monaco, ha avuto momenti di intensa partecipazione, coinvolti dai giovani animatori.
I carri, provenienti da varie contrade del paese, hanno rappresentato momenti di vita quotidiana. Seguiti da amici e simpatizzanti, hanno improvvisato balli e canti coinvolgendo quanti sembravano spettatori assenti. Ma l’attesa era per la sera, quando al termine, tutti si sono ritrovati intorno ai carri gustando un panino con la classica “porchetta” di Ripa accompagnato da un bicchiere del buon vino della nostra Cantina Sociale.
Lasciamo alle parole dei giovani del “perchè” della settembrata. …” Perchè da sempre le esigenze delle persone, sopratutto dei giovani, sono le stesse. Esse, allora come oggi, vanno ricercate nel desiderio di condividere e appartenere ad una comunità, nello stare insieme nel modo più semplice e genuino: lavorando e godendo dei frutti della prorpia fatica. Questo modo di stare insieme è ancora più prezioso oggi, momento storico in cui il bene più prezioso è il tempo; un tempo che se impiegato male e lasciato in balia della noia, crea mostri viziosi, ma che, speso bvene, genera sempre nuovi spazi di convivialità e partecipazione.
Questo è il principio e il fine della “settembrata”, sia allora, nel 1946, quando lo stare insieme mirava a esorcizzare le paure e i disagi della spaventosa guerra appena conclusa, sia oggi, nel 2008, periodo incui diventa più difficile conoscersi attraverso gli altri e attraverso la propria storia.”
I testi dei canti che accompagnarono nel 1946 i carri lungo le vie del paese sono gli stessi che oggi risuonano alle nostre orecchie:”La Ripa belle”, “L’Abruzze me’ “, ” Le suprannume de la Ripe”, ” Marì, Marì”. I testi e le musiche sono di nostri concittadini “mai dimenticati”: Antonio Monaco (Don Antonio, come affettuosamente chiamato, maestro elementare); Angelo De Virgiliis, compositore di tante musiche e collaboratore di Don Antonio; Carlo Scoppetta, di Bucchianico, apprezzato direttore di banda, anch’egli collaboratore di Don Antonio.
Quanto prima, di questi ed altri personaggi, daremo ulteriori informazioni e indicazioni sulle loro composizioni, pubblicando anche i testi delle loro indimenticabili canzoncine.
Per questa occasione, piace segnalare i nomi dei componenti il Direttivo della Consulta: Francesco Mammarella, Micaela Mennilli, Silvio Bucci, Mauro Di Prato, Luca Di Sipio, Pierpaolo Di Sipio, Fabio Fusella, Luigi Alessandro Marinucci, Francesca Di Sipio, Chiara Micomonaco, Debora Ricciuti, Roberto Rotolone, Davide Salvatore, Stefano Salvatore, Erica Verna.
A loro si uniscono quanti, pur non nel direttivo, hanno contribuito con il loro impegno, alla buona riuscita della manifestazione.
A loro il merito di portare avanti progetti mirati alla riscoperta delle nostre tradizioni, la loro valorizzazione e la diffuzione della nostra “identità storica, sociale e culturale del nostro paese” , al fine di tramandare e tutelare questo patrimonio “immateriale, quello dello tradizionbi orali, che, quindi, più facilmente di altri corre il rischio di andar perso” come giustamente evidenziato dal Sindaco.
Inotre, come ha sottolineato Emiliana Monaco, le tradizioni popolari non sono una “volgare sottocultura”, ma hanno sempre rappresentato il nucleo vitale dal quale poi si è sviluppata la “cultura maggiore”. La “maggiolata settembrina”, nata negli anni subito dopo la guerra (la prima edizione è andata proprio nel 1946) era un momento di festa per contribuire a risollevare il morale dopo le ferite lasciate dalla guerra. Rappresentava, pertanto, quell’insieme di valori per risolvere e soddisfare un insieme di bisogni singoli.
I giovani, interpreti dei valori di queste tradizioni, con lo stesso spirito di vita associata, hanno voluto riscoprire una parte del nostro patrimonio strorico-culturale e recuperare queli valori del passato.
La serata ha trovato conclusione con l’esibizione del coro folcroristico “Abruzze me’ ” di Ripa Teatina.
Ecco clicca sulla foto per vedere la galleria fotografica:
Sigror Masci e sempre un piacere leggere,cose belle che si fanno a Ripa
Una cosa vorrei sapere,i carri erano tirati da BUOI,oppure dai trattori?
Ottimo lavoro Elio.
Umberto da Philadelphia.
Oggi i buoi sono quasi scomparsi nel nostro paese. Per cui ci si serve dei moderni mezzi per il lavoro e le manifestazioni. Puoi vedere comunque le foto pubblicate.
Caro Elio,
è possibile avere i testi di
“La Ripa belle”, e di ” Le suprannume de la Ripe”?
A presto.
CARO ELIO noi che siamo fuori le mura di RIPA ed abbiamo tanta nostalgia del bel paese, conosciendo gli usi e costumi, portandoci sempre dietro il ricordo vivo degli anni adolescenti vissuti a RIPA e mai dimenticati: Ci fà piacere se è fattibile un sotto fondo di musica folcroristica prettamente ABBRUZZESE dei canti del CORO DI RIPA. Mentre ci sintoniamo sui vostri siti, aggiornandoci della vita PAESANA ABBRUZZESE. Mettendo assieme i bei canti DEL CORO E MARCETTE dei vari Compositori ECCELLENTI che RIPA ha avuto e che sono INDIMETICABILI. Noi EMIGRANTI ti Ringraziamo VIVAMENTE e sarà Piacevole ACOLTARLI in sottofondo: in modo speciale per quelli che Vivono all’Estero e che sono OLTREOCEANO in AUSTRALIA AMERICHE:Colgo l’occasione di Salutarli TUTTI
ciao elio,
mi chiamo mainucci e mi piacerebbe mettermi in contatto con te.
Mio nonno, domenicoantonio marinucci e mia nonna, maria denicola
erano de ripa..ho ancora parenti a francavilla e un amico, sergio
marinucci (lavorava nel commune di ripa, però no è mio parente)
scrivimi se vuoi a parosgelato@hotmail.com. attualmente vivo in
grecia, passo per l’ italia in aprile.
cordial saluti
denise