…la natura racconta il miracolo ….
Anche la natura racconta poeticamente il “nostro” quadro della Madonna del Sudore. Grazie alla poetessa.
“332 anni fa, il 19 Settembre del 1685, un quadro a noi molto caro arrivava in paese.
E se a raccontare questa storia fosse …un vecchio pioppo?
I RACCONTI DEL VECCHIO PIOPPO
Il vento sfiora le foglie dei pioppi lungo le sponde dell’Alento, in questa caldissima giornata d’Estate, all’inizio del terzo millennio … Il vecchio pioppo è un po’ infastidito:<<Sempre voglia di scherzare, eh, giovane venticello? Avvicinati, calmati un momento e … ti racconterò una storia!>> <<Ma dai, nonnino pioppo!! Che storie puoi sapere tu, che non ti muovi mai da qui?>> ribatte scherzoso il vento e scompiglia al massimo la chioma del vecchio; poi, con un sorrisetto ironico continua:<<Io … conosco il mondo e di storie potrei snocciolartene a volontà!!! Ma tu, poverino, di cosa mai potrai parlarmi? Di nidi e uccellini?>> <<Anche, se vuoi! – risponde stancamente il pioppo – Ma nella mia storia ci sono soprattutto eventi umani e … divini!>> Il vento compie un altro giro tra le chiome degli alberi, rasenta l’erba degli argini del fiume, poi … si siede ai piedi del vecchio pioppo. <<Mi hai messo un po’ di curiosità. Racconta, dai!…>> <<Una volta, lungo le rive di questo povero fiume, proprio lì, vedi? Dove sono ancora ammucchiati dei sassi, sorgeva una bella chiesa. Non era enorme, ma neppure tanto piccola e, la domenica, si riempiva di fedeli …>> <<Scusa, vecchio, – interrompe irriverente il vento – perché hai detto “povero fiume”?>> <<Questa è un’altra storia. Una “sporca” storia, ragazzo mio … – scuote la testa tristemente il pioppo – comunque … quando le acque del fiume erano limpide e dissetavano volentieri greggi, asini, buoi e, perché no? contadini sudati e stanchi, mentre i ragazzini, in giornate come queste, facevano il bagno fra risa, scherzi e rincorse alle anguille, l’Alento rispecchiava la chiesetta di cui ti parlavo e, se la porta era aperta, anche uno splendido quadro, dipinto pare, da un pittore di passaggio, per rendere omaggio alla Madonna e alla Cattedra vescovile di Chieti …>> <<Perché alla Cattedra Vescovile di Chieti?>> chiede il vento. <<Perché ai lati della Vergine col Bambino, Antonio Solario (detto “Lo Zingaro” per il suo spirito nomade che lo portava a spostarsi di continuo) ha dipinto San Giustino, San Vito e San Tommaso che sono i titolari della Cattedrale di Chieti! Però, tu – sussurra il pioppo rivolto al vento – smetti di interrompermi continuamente! Io sono vecchio e “perdo il filo”!! Devi sapere, ragazzo mio, che in un Settembre di tantissimi anni fa, piovve, piovve, piovve per molti giorni e le acque dell’Alento divennero abbondanti e, con impeto e furia raggiunsero la chiesetta e minarono alla sua stabilità. Le mura per un po’ resistettero, ma poi cedettero alla furia delle onde, rovinando fragorosamente. A malapena, con un mio ramo spezzato, riuscii ad afferrare il quadro, ormai alla deriva. L’indomani tornò il sole, ma il disastro era compiuto. Faticavo a trattenere il dipinto e il fiume, ancora gonfio e tumultuoso, rischiava di portarlo via, quando vidi arrancare nella melma due giovani sposi che abitavano lì vicino e che forse, nella notte, avevano udito il crollo della chiesa. Lottando con la furia delle onde, riuscirono a salvare il quadro. Poi lo portarono via …>> <<E … che fine ha fatto?>> il vento, ora, è rapito dai racconti del vecchio pioppo! <<Hai detto bene prima, venticello mio: io sono qui, sempre qui … e ciò che avviene lontano da qui, per me, è mistero! O quasi … Però, ascoltando gli uccellini spettegolare di ramo in ramo, ho appreso notizie interessanti. Sembra che l’immagine della Madonna abbia sudato sangue e, da allora, il quadro è molto amato a Ripa e nei paesi vicini. Per centinaia di anni ho visto, ogni Settembre, venire qui tanta gente con degli stendardi raffiguranti il dipinto dell’Alento. I fedeli, cantando e pregando, ripartivano poi alla volta del paese. Una notte fui testimone di un episodio … strano. Vennero un contadino e sua moglie e cominciarono a spostare vicino al fiume le pietre dei ruderi della chiesetta. <<Liberiamo questo terreno – dicevano – così semineremo più grano!>> Ma non appena furono andati via, scesero dal cielo due angeli e rimisero le pietre dove erano prima … Al mattino tornarono il contadino e sua moglie per seminare. Li vidi mettersi le mani nei capelli. Poi dissero a gran voce:<<Questo è un segno del cielo; la Madonna ci rivuole la chiesa qui!>> <<Ma tu … il quadro che hai salvato, l’hai più visto?>> chiede il vento sottovoce, quasi tema di “far perdere il filo” al vecchio … Il pioppo si scuote leggermente, ci pensa e riprende:<<Una quindicina di anni fa mi è parso di rivedere il quadro. Era distante, laggiù, su quel ponte che gli uomini hanno costruito per passare con quei carretti veloci che chiamano “macchine”… Sì, era proprio il quadro vero; era legato su una macchina ed era illuminato da due potenti fari. C’era tanta gente ed un signore vestito di rosso (che chiamavano Vescovo) diceva così:<<Procediamo ora alla posa di questa pietra, quale impegno nostro e di tutta la comunità a ricostruire una chiesetta qui, dove è iniziata la storia della nostra “Madonna Del Sudore”…. Ora…. Ma tu non mi ascolti più!>> Il vecchio pioppo sorride e lascia cadere una foglia che accarezza il vento. E lui (il vento) placido dorme e sogna … Sogna una ridente chiesina lungo le rive di un Alento pulito e pieno di vita …. E sorride perché, nel sogno, lui è il solito monello che scompiglia le chiome dei pioppi, ruba gli aquiloni ai bambini e culla i canti e le preghiere che i Ripesi rivolgono a Maria ….
(Concetta Giansalvo – Cesena, 27-07-2000)
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