XXXIII Edizione di “Poesia dialettale”
Saluto del Sindaco.
Nel corso degli ultimi anni è emersa l’esigenza da parte di questa Amministrazione Comunale di riscoprire il patrimonio artistico-culturale della nostra cittadina, quale testimonianza del passato alle nuove generazioni. A testimoniare questo nobile obiettivo e soprattutto il “Concorso di poesia dialettale” che quest’anno ha raggiunto la sua XXXIII Edizione con la partecipazione di 39 poeti abruzzesi.
Con i loro versi gli autori hanno voluto riporre quella particolare attenzione a non perdere l’autenticità del nostro dialetto, che racchiude quei caratteri di tradizione e di territorialità che vanno riscoperti, custoditi come patrimonio culturale e tramandati ai nostri giovani.
Spessissimo oggi si sentono allarmi per l’impoverimento della lingua italiana e per la sovrabbondanza di termini stranieri entrati a far parte dell’uso comune. Allo stesso tempo, pero, le ultime generazioni hanno visto una perdita di un importante patrimonio culturale: quello del dialetto legato alle diverse zone d’Italia. Un fenomeno, quindi, allarmante se si pensa che le diverse lingue locali sono legate alla tradizione ed al territorio e con esse si rischia di perdere parte della propria identità.
Non voglio, però, con questa riflessione disconoscere l’uso dell’italiano in favore del dialetto ma ritengo importante che gli amministratori, in primis, debbano impegnarsi a non perdere una parte cosi importante della nostra cultura che rappresenta un sinonimo di identità ed una traccia tangibile dello sviluppo culturale della nostra Regione.
La storia di oggi è frutto di quella vissuta dalle tante generazioni che ci hanno preceduto, è importante, quindi, conservare questo patrimonio così anche il nostro dialetto che è legato alla nostra terra ed alla nostra storia, farlo conoscere e tramandarlo attraverso varie iniziative culturali come quella del Concorso di poesia dialettale.
Con il Concorso, quindi, ci auspichiamo di tramandare quella “saggezza popolare” che costituisce un ponte tra le generazioni, perché solo attraverso la poesia si possono evocare emozioni più profonde che lasciano un segno ed un messaggio di speranza e di gioia nell’animo dei nostri cittadini e, mi auguro, in particolar modo in quello dei nostri giovani.
Dott. Mauro Petrucci
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Saluto dell’Assessore Comunale ai Servizi Sociali
Dopo aver celebrato con emozione e nostalgia i trenta anni di vita del Concorso di Poesia Dialettale, quest`anno celebriamo la sua XXXIII Edizione cha ha visto impegnati 39 poeti provenienti da tutto
l’Abruzzo. Tre decenni di lavoro silenzioso ed operoso con l’entusiasmo del pubblico che continua ad affollare le serate di declamazione.
Da un po’ di tempo, ormai, i nostri giovani si stanno impegnando nell’organizzazione di questo prezioso evento culturale, cosi come in altri, perché in loro domina il desiderio di riscoprire una parte del nostro patrimonio storico-culturale, come testimonianza e recupero dei valori del passato.
Il Concorso di Poesia Dialettale costituisce, infatti, un omaggio alle nostre tradizioni ed alle nostre radici ed i giovani, con questo spirito di collaborazione, si attivano, ancora oggi, ad un disegno complessivo di conservazione e rilancio del passato come garanzia del futuro.
Penso a quanti della nostra comunità, quella sera, ascoltando quelle parole e quei suoni tornano nostalgici con la mente nel passato, per ricordare e continuare a sperare in un mondo migliore.
Roberto Luciani
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Saluto del Presidente della Pro – Loco
Grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e della Pro- Loco il Concorso di Poesia Dialettale è giunto alla XXXIII Edizione e anche questa volta le adesioni sono state numerose,
segno tangibile che l’amore e l’attaccamento al dialetto sono immutati.
Lo scopo della manifestazione è quello di non permettere una omogeneizzazione delle lingue dialettali attraverso una delle arti più nobili… la Poesia. Il dialetto ha una forza espressiva, una
ricchezza ritmica ed un infinita gamma di colori; noi auspichiamo, che il nostro dialetto, sia sempre più rivolto al presente e al futuro e sia in grado quindi, di riavvicinare, interessare e coinvolgere i
nostri ragazzi, portandoli a rivalutare l’importanza delle origini, la loro storia, la loro identità e assicurandone la vitalità, possa diventare il mezzo migliore per promuovere la nostra regione all’estero.
Oltre al doveroso ringraziamento a tutti coloro che si adoperano per la realizzazione e la riuscita di questo straordinario evento, mi sento di ringraziare sentitamente tutti i poeti che con le loro opere danno lustro al Concorso e al nostro paese. Altresì ringrazio la giuria sapientemente presieduta dal Prof. Umberto Russo che hanno selezionato le poesie vincitrici e quelle ammesse al recital con professionalità ed impegno.
Kristian Toppa
VERBALE DELLA GIURIA – SECONDA SEDUTA
Ripa Teatina, 16 settembre 2010
Verbale della seconda seduta del XXXIII Concorso di Poesia Dialettale.
La Giuria Tecnica del XXXIII Concorso di Poesia Dialettale”, bandito dal Comune e dalla Pro-Loco di Ripa Teatina, composta dal prof. Umberto Russo, dalla prof.ssa Loredana Di Martino, dall’ins. Concetta Giansalvo, dalla Responsabile dei servizi sociali e scolastici Emiliana
Monaco e dal poeta dialettale Cesare Nicolini, si riunisce Giovedi, 16 settembre 2010, alle ore 17,00, nel Palazzo municipale del già citato Comune di Ripa Teatina.
Presiede la seduta con designazione unanime, il Prof. Umberto Russo; il compito di verbalizzare l’incontro e affidato all’ins. Concetta Giansalvo.
Ciascun componente della Giuria esprime, in mode individuale, una valutazione complessiva sulle 39 composizioni poetiche a loro precedentemente consegnate per un’attenta lettura ed un analisi approfondita.
Le tematiche trattate spaziano dalla malinconia dei ricordi alla crisi economica, dai bimbi abbandonati dalle madri o nei cassonetti, alla baldoria del Carnevale.
La presenza di parole non prettamente dialettali fa supporre, per alcuni componimenti, una prima stesura in italiano ed una successiva traduzione in dialetto.
I giurati ritengono che diversi testi siano poeticamente ben strutturati, di un livello letterario medio-alto.
Anche quest’anno si evidenziano un paio di poesie già presentate in altri Concorsi.
Si procede quindi alla valutazione: ogni componente della giuria detta il voto assegnato in trentesimi.
La somma dei voti espressi mette in evidenza i dodici componimenti col punteggio più elevato.
Essi sono:
N° 4 – “Lu cande de na calandralle”
N° 7 – “Gentilezze”
N° 8 – “Lu dialette!”
N° 9 – “E… cante”
N° 21 – “Parole a la lune”
N° 22 – “Prigioniere”
N° 24 – “Nu ritratte vrette”
N° 28 – “Vocie di mamme”
N° 34 – “Ju Carnevale”
N° 35 – “Bannire d’ombre”
N° 36 – “Tesore annascoste”
N° 39 – “Ugne vvoce a lu scure”
Per una migliore valutazione nella scelta delle tre maggiormente meritevoli, si procede ad una rilettura che i componenti della giuria affidano alla voce precisa e componente del Prof. Russo.
Alla fine si é tutti concordi nel ritenere degne dei primi premi, di cui all’art.2, punto A del bando, le poesie nella seguente posizione:
al 1° posto “E… cante”
Motivazione:
“una sensazione di malinconia sul far della sera, viene espressa in un linguaggio scorrevole, ma persuasivo. Tutto il paesaggio circostante é descritto con delicata misura poetica”.
al 2° posto: “Lu cande de na calandrelle”
Motivazione:
“in una sintetica espressione poetica l’autore descrive il momento in cui si fondono ricordi e meditazione. Il linguaggio é sobrio e incisivo”.
al 3° posto: “Nu ritratte vrette”
Motivazione:
“il recupero di un vecchio ritratto desta memorie care, espresse con limpida e scorrevole vena poetica”.
Vengono, quindi, aperte le buste per identificare gli autori dei componimenti.
Essi sono:
N° 4 – “Lu cande de na calandrelle” Tommaso Tozzi
N° 7 – “Gentilezze” Attilio Mucci
N° 8 – “Lu dialette!” Romolo Abbonizio
N° 9 – “E… cante” Ireneo Gabriele Recchia
N° 21 – “Parole a la lune” Giselda Desiderio
N° 22 – “Prigioniere” Mara Seccia
N° 24 – “Nu ritratte vrette” Luciano Flammirzio
N? 28 – “Vocie de mamme” Alessandra Liberatore
N° 34 – “Ju Carnevale” Vanta Santogrossi
N° 35 – “Bannire d’ombre” De Felicibus Floredana
N° 36 – “Tesore annascoste” Elena Malta
N° 39 – “Ugne vvoce a lu scure” Camillo Coccione
La seduta é tolta alle ore 19,45.
Segretaria Verbalizzante Il Presidente
Concetta Giansalvo Umberto Russo
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